I giorni di Vetro di Nicoletta Verna

20.05.2024

Redenta è nata a Castrocaro il giorno del delitto Matteotti. In paese si mormora che abbia la scarogna e che non arriverà nemmeno alla festa di San Rocco. Invece per la festa lei è ancora viva, mentre Matteotti viene ritrovato morto. È cosí che comincia davvero il fascismo, e anche la vicenda di Redenta, della sua famiglia, della sua gente. Un mondo di radicale violenza – il Ventennio, la guerra, la prevaricazione maschile – eppure di inesauribile fiducia nell'umano. Sebbene Bruno, l'adorato amico d'infanzia che le aveva promesso di sposarla, incurante della sua «gamba matta» dovuta alla polio, scompaia senza motivo, lei non smette di aspettarlo. E quando il gerarca Vetro la sceglie come sposa, il sadismo che le infligge non riesce a spegnere in lei l'istinto di salvezza: degli altri, prima che di sé. La vita di Redenta incrocia quella di Iris, partigiana nella banda del leggendario comandante Diaz. Quale segreto nasconde Iris?

                                         Recensione

Nicoletta Verna ha scritto un romanzo familiare che sviluppa la sua trama attraverso diverse fasi storiche italiane, partendo da un destino carico di odio e rancore per attraversare poi un riscatto che, partendo dal basso, arriverà ad abbracciare un intero popolo, svegliandolo dal torpore di una crisi di valori che aveva cercato risposta trovando però solo dubbi e irrazionalità in nome di potere e sangue.

Protagoniste del libro sono Redenta e Iris, due donne in cerca di riscatto con caratteri opposti ma in fondo anche speculari: Redenta, debole e docile, incarna al meglio lo spirito di sopravvivenza di un intero mondo, quello delle donne che soffrono e resistono per un clima di patriarcato e violenza in una vita fatta di distacchi e sofferenza.

Iris è una partigiana dal carattere invece sicuro e ribelle: passionale e amante della libertà, con uno spirito altruista sarà anche lei vittima di un umanità che aveva scelto l'oscurità al posto della luce.

La narrazione nel libro si sdoppia attraverso due voci narranti che, nelle tante divergenze stilistiche, troveranno punto d'incontro nella violenza, interpretata dall'autrice nelle sue forme più dure e perverse,una brutalità che sbatte contro il muro di una giustizia che combatte per arginare ferocia e vergogna.

La parte narrativa affidata a Redenta è resa più semplice dall'autrice che invece per Iris utilizza un linguaggio più modellato alla sua "educazione", amplificando nella lettura ancora di più la distanza formativa tra le due protagoniste.

Questo aspetto è più marcato nella prima parte del libro mentre poi andando avanti con la lettura questa differenza di registro tra mondi lontani sfuma per allineare le due vite sotto la stessa lente.

Lo stile della Verna risulta preciso e graffiante, duro in alcune parti per meglio rendere viva la crudeltà di una guerra che ha due facce, che mette uomini e fratelli l'uno contro l'altro; nel romanzo possiamo notare una certa originalità nel modo con cui l'autrice gestisce una trama fondamentale complessa trovando un giusto e perfetto equilibrio tra le varie parti.

L'accuratezza nella parte descrittiva, la costruzione dei personaggi (anche secondari) scandiscono periodi brevi dove un linguaggio uniforme si deforma involgarendosi nell'uso del dialetto che trova giustificazione nella volontà dell'autrice di immergere il lettore nella storia e contemporaneamente avvolgerlo con intimità e affettività.

Tanti complimenti sinceri a Nicoletta Verna per aver scritto un romanzo emozionante e coinvolgente che celebra la forza del genere femminile che resiste e spera attraverso due protagoniste che con fragilità e ferocia toccano corde profonde arrivando in profondità nell'animo umano; l'autrice si spinge con coraggio dentro vergogna e spaccature di un epoca puntando il dito per capire, spingendo il lettore al confronto con un passato non poi tanto lontano i cui echi riecheggiano ancora oggi.

Nicoletta Verna (Forlì, 1976) ha pubblicato per Einaudi Il valore affettivo (2021 e 2024), che ha avuto la menzione speciale al Premio Calvino e ha vinto il Premio Severino Cesari e il Premio Massarosa, e I giorni di Vetro (2024).

Altri libri di Nicoletta Verna:

Il valore affettivo

Crea il tuo sito web gratis! Questo sito è stato creato con Webnode. Crea il tuo sito gratuito oggi stesso! Inizia