La notte delle ricostruzioni di Andrea Donaera

Trascinandosi in un appartamento troppo stretto, tra abusi e ossessioni, nel corso di una notte il protagonista di questo racconto ricostruisce i brandelli salienti della sua esistenza: ha ricevuto una qualche notizia che lo richiama verso il suo paese d'origine. E' in questo luogo di traumi e perdite che è avvenuto il processo di trasformazione che lo ha reso la creatura deteriorata che è adesso. Attraverso una serie di pensieri che fluiscono lisergici e annaspanti, in bilico tra poesia e prosa, il protagonista tenta una parziale ricomposizione di una madre depressa, di un padre smarrito, di amicizie sfumate e di un amore mai detto, di quelli che, come tutto ciò che è sottilmente traumatico, scava goccia dopo goccia fino a solcare e intorbidare il fondo di un'anima che sembra troppo nera per essere reale.
Recensione
La notte delle ricostruzione di Andrea Donaera è un viaggio onirico che porta il lettore nella sofferenza e sconcerto di una dimensione sospesa dove emerge dalla realtà narrativa un trauma familiare che colpisce la psiche del protagonista che, travolto da una fiumana di pensieri, nell'indecisione di cancellare o recuperare racconta una sua verità sempre in bilico tra omissione e confessione sincera.
Un protagonista che sembra aver perso la sua identità, immerso nella solitudine e costretto a confrontarsi di nuovo con un passato che rompe un equilibrio precario già espresso nella frammentazione di un pensiero vincolato da un carattere fragile e instabile.
Un uomo che fa fatica a riconoscersi allo specchio, che ritorna bambino ed adolescente nel ripercorrere un incubo che lo pone nella posizione di sconfitto attraverso una prosa che a tratti diventa quasi lirica nei dialoghi empaticamente coinvolgenti che rimandano e avvicinano una sensibilità sincera che forse adesso non più necessaria a placare un senso di disagio che non ha bisogno di giustificazione, di riflessione ma solo di essere ricostruito.
Andrea Donaera ( che seguo da tempo con stima ed amicizia ) racconta il discernimento di un dolore senza corporeità ma affidando al solo ricordo il compito di elaborare un lutto, con uno stile narrativo sempre originale dove tutto è stravolto, dove la punteggiatura a tratti si confonde con il lamento silenzioso del protagonista che grida sottovoce per conquistare non comprensione ma salvezza che, solo salvando se stesso potrà guadagnarsi.

Andrea Donaera è nato a Maglie (LE) nel 1989 e vive a Gallipoli. Tra le sue opere ricordiamo Io sono la bestia , Lei che non tocca mai terra e La colpa è mia. Collabora con il quotidiano "Domani" e scrive per "MetaItalia".
Altri Romanzi di Andrea Donaera :
Io sono la bestia ( LEGGI LA RECENSIONE )
Lei che non tocca mai terra ( LEGGI LA RECENSIONE)
La colpa è mia ( LEGGI LA RECENSIONE )