Picnic a Kenwood House di Alessandro De Roma

12.03.2025

Clarissa parla con le sue torte – un dialogo che ormai avviene perfino davanti al marito Paul e ai loro bambini – e talvolta ha addirittura l'impressione che queste le rispondano. Seppure la reputi una piccola mostruosità di cui vergognarsi, è solita ribattezzarle con i nomi dei figli: James se sono precise, perfette e mansuete, Miltred se molto dolci e vivaci. Una famiglia, la sua, apparentemente perfetta, se non fosse che spesso un po' di glassa non è sufficiente a nascondere le crepe che si celano in profondità. L'inaspettato arrivo di Oscar, il terzogenito, imporrà la stipula di un accordo tra i coniugi: nessuno parlerà mai della cosa. Alessandro De Roma inscena, addolcita da chili di zucchero, la terribile responsabilità di essere una madre. Tramite l'uso di una narrazione grottesca l'autore mostra l'annosa dicotomia genitoriale che mette a confronto l'auspicabile amore incondizionato con ambizioni di perfezione e difficile imparzialità. 

                                                 Recensione

Picnic a Kenwood House è un romanzo breve scritto da Alessandro De Roma che, mantenendo il suo stile discreto e brillante, "misura" la sua capacità stilistica con una storia tormentata da incertezza e incomprensioni dove forte emerge questa dualità tra perfezione e imperfezione che, oltre a polarizzare le parti narrative, rende instabili le relazioni rette da un equilibrio solo illusorio.

Motore di una famiglia perfetta è Clarissa, moglie e madre che, dopo aver abbracciato il matrimonio tra tante rinunce, cercava di sopravvivere ad una vita che la metteva continuamente sotto esame dedicandosi anima e corpo ad un marito che richiedeva attenzione e approvazione alla stessa maniera di quelle torte che lei preparava con sacralità e magia che diventano metafora di completezza, una continuità che, come per scaramanzia, andava rispettata per mantenere una bellezza apparente casalinga.

Ad un certo punto però la gioia dell'attesa si trasformerà in dramma, un disagio logorante che giorno dopo giorno spezzerà definitivamente una serenità domestica che celava lesioni profonde, retta ancora dal bisogno di perfezione che alla fine strozzerà soffocando i personaggi del romanzo che diventeranno irriconoscibili solo fino a quando però la nostra protagonista, abbandonata la voglia di sdrammatizzare, sarà in grado di accettare di nuovo quella sfida che già in passato aveva affrontato.

Alessandro De Roma (a cui vanno i miei complimenti più sinceri) è davvero molto abile stilisticamente nel giocare con suoni e colori nel romanzo arricchendo di particolari una storia che mette in luce alcuni aspetti per togliere ombra ad una quiete turbata da lacerazioni troppo profonde e instabili per rimanere sepolte per sempre; l'autore racconta un amore soffocante, nato per compensare un disagio percepito, sviluppandolo attraverso un ideale talmente complesso che, se intaccato, avrebbe potuto quietare quella favola, togliendo quel senso di appagamento (solo artificiale) valorizzando difetti e diversità che da elementi di rottura nella storia si trasformano in mezzi per distruggere la favola stessa.


Alessandro De Roma

Si è laureato in filosofia a Cagliari nel 1994 con una tesi di filosofia politica su John Rawls.
Ha insegnato a Torino, Sanremo, Roma, Nuoro. Attualmente insegna storia e filosofia al liceo Marconi di Sassari.
Ha esordito per Il Maestrale nel 2007 con il romanzo "Vita e morte di Ludovico Lauter" (Premio
Dessí; Premio Vigevano Opera Prima; Finalista Premio Viareggio Opera Prima), poi pubblicato in Francia dall'editore Gallimard ("Vie et mort de Ludovico Lauter"). Ha poi pubblicato "La fine dei giorni" (Il Maestrale 2008), anch'esso pubblicato in Francia da Gallimard ("La fin des jours").
Nel 2020 è stato pubblicato il romanzo "Il primo passo nel bosco" (Il Maestrale). Nel 2011 è uscito "Quando tutto tace" (Bompiani). Nel 2014 ha pubblicato "La mia maledizione" (Einaudi), uscito poi per Gallimard con il titolo "Tout l'amour est dans les arbres". Su questo romanzo esiste il progetto per una trasposizione cinematografica da parte del regista Salvatore Mereu. Nel 2014 ha partecipato al progetto Einaudi "Sei per la Sardegna" per raccogliere fondi per le aree devastate dall'alluvione nel nord Sardegna nell'autunno 2023. Assieme a lui nel progetto c'erano Michela Murgia, Salvatore Mannuzzu, Marcello Fois, Paola Soriga e Francesco Abate. Nel 2020 ha scritto il racconto "Il drago che dorme" per il volume del Touring club sui parchi della Sardegna. Nel 2021 ha pubblicato "Nessuno resta solo" (Einaudi). Nel Gennaio del 2023 è uscito "Grande terra sommersa" (Fandango Libri), che è stato finalista al premio internazionale città di Sassari e al premio Cambosu. Nell'Ottobre 2023 è uscito il romanzo breve "Picnic a Kenwood House" per Tetra edizioni. 

Altri libri di Alessandro De Roma:

Nessuno resta solo

Grande terra sommersa

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