Superstar di Giorgia Tribuiani

Sono passati cinque anni da quando i wrestler Hawk e Joe si sono fronteggiati in un incontro memorabile. Quel match ha designato la nascita di una stella, l'ascesa inarrestabile di un mito. Da allora nessuno è riuscito a sottrarre a Hawk la cintura da campione, la quale torna adesso a scintillare sotto agli occhi dello sconfitto, un'opportunità di correggere la sfortuna. E lo sa bene Giovanni che con il jobber, il perdente, ha in comune la possibilità di riscrivere la Storia.
Recensione
Idea brillante quanto originale quella di Giorgia Tribuiani che sviluppa la sua storia attraverso l'ipotetica possibilità di poter riscrivere una pagina intera della propria esistenza, di riviverla in positivo ricreando le stesse emozioni e sensazioni, guardando però il passato con occhi diversi per poter affrontare nel presente un discernimento che permetta di continuare a vivere senza rimpianti.
La doppia narrazione nel libro sembra per questo non solo logica ma vitale per poter ricreare due atmosfere nettamente diverse: da un lato sofferenza e smarrimento per un dolore che non viene percepito come giusto, dall'altra invece la speranza di poter reagire e ritrovare un successo che inizialmente sembrava quasi irraggiungibile.
Attraverso un racconto appassionante e nello stesso tempo particolarmente intimo, sentimenti come mortificazione e riscatto si scontrano per identificarsi in una realtà fatta di simulazione (come quella del Wrestling) dove già è tutto deciso e dove non è facile capire dove finisca la finzione e inizi la vita vera.
Un piccolo romanzo, un gioiello che l'autrice regala a noi lettori per celebrare la vita attraverso la caparbietà nel ricreare quell'opportunità di redenzione utile non solo per superarsi e accettarsi ma anche per riuscire a rinascere: senza retorica possiamo dire che " vince non chi non va mai al tappeto ma chi riesce sempre ad rialzarsi ogni volta che cade ".
Un racconto lungo dove, tra speranza e fallimento, si racconta lo stravolgimento di una vita, ancora in bilico tra bene e male, tra vittoria e sconfitta, necessario per riscrivere un passato nel presente soprattutto attraverso la voglia di cambiamento e riscatto che permetterà di allontanarsi da un immobilismo generato dall'accettazione silenziosa di un Destino di fronte al quale arrendersi sembrava l'unica "vittoria" possibile.
Tanti complimenti a Giorgia Tribuiani (che seguo con stima e ammirazione già da diverso tempo) per aver scritto un romanzo breve ma intensamente avvincente e profondo, capace di suscitare riflessioni attente e di lasciar spazio ad una emozionalità viva e sincera che spesso ritroviamo presente nei suoi bellissimi romanzi.


Giorgia Tribuiani è nata nel 1985 e vive a Pescara. Dopo la laurea in Editoria e giornalismo e il master in Marketing e comunicazione, ha collaborato con agenzie di stampa locali e nazionali (Ansa), uffici stampa (Honda, Ducati, Polar) e riviste culturali.Attualmente dirige con Giulio Mozzi la Bottega di Narrazione, per la quale ha ideato e conduce personalmente il Laboratorio del mistero, un corso annuale dedicato alla narrativa perturbante e fantastica.Alla narrativa perturbante e fantastica ha dedicato anche il manuale Scrivere il perturbante, di prossima uscita per Dino Audino (2023).
Ha esordito nel 2018 con il romanzo Guasti, edito da Voland.
Per Fazi Editore ha pubblicato i romanzi Blu nel 2021 (finalista al Premio Flaiano Under35) e Padri nel 2023 (proposto al Premio Strega da Gioacchino De Chirico e vincitore del PEN America per la narrativa straniera).
Sempre
nel 2022, ha pubblicato i racconti lunghi Binari (Hopefulmonster,
collana Pennisole diretta da Dario Voltolini) e Superstar (Tetra-).